Descrizione estesa
Presentazione del documentario a 100 anni dalla sua nascita con gli autori Marino Rossi e Pierandrea Gagliardi
In un contesto di ricerca continua della storia e delle radici di Lio Piccolo nella Laguna Nord di Venezia, l'amministrazione comunale di Cavallino-Treporti proietterà domenica 1. dicembre, alle ore 18.30, in Sala Teatro a Ca' Savio, la prima del documentario di Ernesto “Tito” Canal che, per primo, ha avuto l'intuizione che nella Laguna di Venezia ci fosse un passato da riscoprire.
«Lio Piccolo è un luogo intriso di memorie e di tracce del passato romano. Gli scavi archeologici hanno già portato alla luce reperti significativi che testimoniano l’esistenza di un manufatto di epoca romana di una storia che ci lega alla Laguna, prima di Venezia. La ricerca su campo assieme alle testimonianze danno un valore aggiunto al percorso di costruzione e di valorizzazione della nostra identità, e della storia di Lio Piccolo - afferma l'assessore alla cultura Alberto Ballarin -. Per questo abbiamo colto nuovamente la proposta di Controcampo Produzioni di partecipare a questo progetto, sostenendo la produzione del documentario che racconta di Ernesto "Tito" Canal e la possibilità ospitare in anteprima il documentario che racconta la vita ed alcune delle scoperte archeologiche più importanti fatte nell’arco della sua vita».
Negli anni '60 del secolo scorso Ernesto Canal (1924-2018) iniziò le ricerche in Laguna aiutato dai pescatori di Burano che gli indicano i posti dove a volte, con le reti, recuperavano anfore e altri materiali antichi. Canal si rese conto che questi posti erano molto importanti per ricostruire la storia di questi luoghi. Con l’inizio delle ricerche le fonti storiche non sono state di grande aiuto ma il 16 aprile 1971 Canal, per le sue scoperte, venne nominato dalla Soprintendenza Ispettore Onorario per le Antichità nella zona della Laguna di Venezia.
Grazie al suo carisma Canal riuscì a trascinare nelle sue attività di ricerca centinaia di volontari, associazioni, studenti di archeologia, professori universitari, scienziati da ogni parte del mondo, università, sviluppando un lavoro interdisciplinare che non ha precedenti. Nel 2003 poi, durante una ricognizione a Lio Piccolo in un posto già conosciuto in passato, vennero raccolti 2612 pezzi di intonaco colorati con disegni che il fango aveva protetto fino a quel momento. Sicuramente questa fu una delle ville di cui, in un epigramma, il poeta Marco Valerio Marziale nel 1° secolo d.C. descrisse: “Lidi di Altino dove le ville sono simili a quelle di Baia ... voi sarete porto tranquillo della mia vecchiaia”.
«Quella di domenica sarà un momento importante per la nostra comunità per conoscere più da vicino la storia di Canal ma anche un’occasione per rendergli omaggio. Grazie a Controcampo Produzioni che ha continuato il progetto per raccontare di colui che ha investigato sia in acqua che in terra per capire come poteva essere la Villa di Lio Piccolo - aggiunge l'assessore di Cavallino-Treporti -. Il nostro intento è quello di continuare ad indagare per delineare con studi scientifici il contesto nel quale è sorto Lio Piccolo e lo continueremo a fare anche nel 2025 con nuove attività di ricerca archeologica sviluppate con l'Università Ca' Foscari Venezia e la Soprintendenza».
Nel contempo l’amministrazione sta continuando a lavorare a progetti trasversali: da una parte il percorso di archeologia di comunità con quattro serate tematiche inserite all'interno del Patentino dell'Ospitalità, dall'altro sta mettendo assieme elementi e risultati di ricerca per offrire alle nuove generazioni una testimonianza tangibile delle proprie radici, nonché continuando l’iter per avviare i cantieri pe il restauro conservativo del Borgo di Lio Piccolo.