L'Art. 40 prevede che ferme le disposizioni di maggior tutela in materia di informazioni ambientali, le amministrazioni pubblicano le informazioni ambientali di cui all'articolo 2, lettera a), del Dlgs n. 195/2005 che detengono ai fini delle proprie attività istituzionali, nonché le relazioni di cui all'art. 10 del medesimo Dlgs. Tali informazioni sono raccolte in un'apposita sezione detta "Informazioni ambientali".
I riferimenti normativi sono: Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Le informazioni ambientali relative all'attività dell'Ente si possono visualizzare ai link sottostanti:
In relazione al Monitoraggio della qualità dell'aria e delle acque, si reinvia al sito istituzionale di ARPAV, soggetto istituzionale preposto al controllo e monitoraggio degli indicatori ambientali.
La tutela della biodiversità nel Veneto avviene principalmente con l'istituzione e successiva gestione delle aree naturali protette (parchi e riserve) e delle aree costituenti la rete ecologica europea Natura 2000. La rete si compone di ambiti territoriali designati come Siti di Importanza Comunitaria (SIC), che al termine dell'iter istitutivo diverranno Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e Zone di Protezione Speciale (ZPS) in funzione della presenza e rappresentatività sul territorio di habitat e specie animali e vegetali indicati negli allegati I e II della direttiva 92/43/CEE "Habitat" e di specie di cui all'allegato I della direttiva 79/409/CEE "Uccelli" e delle altre specie migratrici che tornano regolarmente in Italia.
I SITI DEL VENETO: Cavallino-Treporti IT3250003, IT3250031, IT3250046
Il progetto Life Redune è coordunato dall'Università Ca'Foscari di Venezia ed interessa direttamente il territorio comunale. Obiettivo del progetto è ristabilire e mantenere l’integrità ecologica di 5 habitat dunali e delle popolazioni di Stipa veneta* in 4 siti Natura 2000 presenti lungo la costa adriatica, attraverso l’uso di un approccio ecosistemico che considera tutte le componenti coinvolte (attività umane, habitat, specie e processi fisici). In particolare:
- Ripristinare 91 ha di habitat dunali di importanza comunitaria e raddoppiare il numero mondiale di individui di Stipa veneta*, specie prioritaria ed endemica dei sistemi dunali del nord-Adriatico;
- Ridurre gli impatti umani nei 4 siti Natura 2000;
- Portare gli stakeholder a sviluppare un atteggiamento responsabile verso gli ecosistemi dunali e a garantirne un uso sostenibile;
- Trasferire e replicare competenze e metodologie acquisite verso ecosistemi simili nel contesto mediterraneo.
VISITA IL SITO DEL PROGETTO LIFEREDUNE
Nell'anno 2018 sono stati presentati i risultati della prima esperienza del progetto unico nel suo genere attuato da I.S.P.R.A. per monitorare la specie del Fratino.
Dal 2017 il Comune di Cavallino-Treporti ha accolto la proposta di monitorare e tutelare questa specie, forte anche del fatto che il Fratino è inserito come criterio FEE (Foundation for Evironmental Education) per l’assegnazione della Bandiera Blu, riconoscimento che certifica l’applicazione di criteri di qualità per acque, balneazione e servizi.
Il Fratino Charadrius alexandrinus è un piccolo trampoliere che nidifica sui litorali e deve convivere con le attività turistico-ricettive balneari proprio nel periodo più delicato dell’anno, il momento della riproduzione e dell’allevamento della prole. La vulnerabilità della specie è dovuta al fatto che i nidi sono posti direttamente sulla sabbia (solo una piccola buca) e le uova in questo modo possono essere facilmente distrutte dalle attività antropiche.
l lavoro di monitoraggio e tutela delle coppie di fratino nidificanti nel territorio comunale, nel 2018 è stato affiancato un progetto di indagine mediante tecnologia GPS che rappresenta la prima esperienza in Europa in un contesto territoriale unico per qualità e numero di attività ricettive insistenti sul litorale. Grazie all’uso di leggerissimi zainetti (circa 1 grammo) dotati di GPS, posizionati per 5-6 giorni sulla schiena di 9 Fratini, è stato possibile capire come e quando i Fratini si spostano e identificare con la precisione del metro le singole aree di alimentazione usate dagli individui oggetto dello studio. Un solo anno di attività è stato sufficiente per svelare alcuni dei misteri che avvolgono una specie così carismatica e minacciata al tempo stesso. Il legame con la laguna di Venezia è risultato solidissimo
Già nella sua fase preliminare il progetto ha fornito dati di estrema utilità per la conservazione del Fratino. Risulta chiaro quanto il mantenimento di un elevato livello di naturalità tanto delle spiagge quanto delle laguna sia un elemento chiave per il mantenimento della popolazione nidificante a Cavallino-Treporti.
Il progetto ha avuto l’avvallo e la supervisione scientifica della Sezione dell’Area per l’Avifauna migratrice di I.S.P.R.A., il patrocinio del Comune di Cavallino-Treporti.
Le aziende sanitarie, nell’ambito della propria attività di controllo sanitario nel settore della pesca e dei prodotti ittici, adottano provvedimenti per la sicurezza alimentare.